Questa newsletter si legge in tre minuti e cerca di capire se l’ascensore sociale è fermo o se invece funziona.
In una newsletter precedente (luglio 2024) sembrava di scoprire che i due modi più sicuri per essere ricchi sono: (i) nascere ricchi oppure (ii) ereditare una fortuna. Le domande dei lettori allora sono state “Che fine ha fatto l’ascensore sociale?”, oppure “L’indice di Gini è solo utile a delle misurazioni teoriche?” L’indice di Gini prende il nome da Corrado Gini (1884 –1965) statistico, demografo e sociologo italiano che nel 1912 rese pubblico il risultato dei suoi studi con il paper dal titolo Variability and Mutability. L’indice studiato da Gini determina il livello di disuguaglianza di una nazione misurando la distribuzione del reddito o della ricchezza nella popolazione. Il coefficiente dell’indice di Gini varia da 0 (o 0%) a 1 (o 100%), con 0 che rappresenta la perfetta uguaglianza e 1 la perfetta disuguaglianza. Secondo uno studio del 2016 della Banca Mondiale, il Sudafrica ha tra i peggiori livelli di disuguaglianza di reddito al mondo, con un indice Gini del 63,0%. La Norvegia ha il livello tra i più bassi di disuguaglianza di reddito, pari al 22,7%. Il livello di disuguaglianza di reddito negli Stati Uniti è del 39,8%. Cosa sappiamo degli altri Paesi?
“Poverty and wealth inequality are a form of instability into the future”. (Tavis Smiley, American talk show host and author). Buona lettura!
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Newsletter – Settembre 2024
Le disuguaglianze incidono negativamente la società
La disuguaglianza dei risultati, in particolare la disuguaglianza di reddito o di spesa per i consumi, è importante sia di per sé sia per la riduzione della povertà. I fatti evidenziano che:
- la disuguaglianza tra tutti i cittadini del mondo (disuguaglianza globale), indipendentemente dal Paese di residenza, è aumentata dalla rivoluzione industriale fino agli anni ’80;
- dall’inizio degli anni ’90 si è osservato un periodo di eccezionale calo della disuguaglianza globale, particolarmente accentuato a partire dal 2008;
- la disuguaglianza globale è più ampia oggi di quanto non fosse negli anni ’20 del XIX secolo, nonostante la recente riduzione;
- la maggior parte della recente riduzione della disuguaglianza globale deriva dalla convergenza dei redditi tra i Paesi, soprattutto grazie alla rapida crescita di Paesi popolosi ed in via di sviluppo, in particolare Cina e India;
- notoriamente la quota di reddito che va all’1% della popolazione è aumentata in molti Paesi;
- la disuguaglianza all’interno del Paese medio (considerando le tendenze di tutti i Paesi), ha iniziato a diminuire solo nel 1998;
- per ogni Paese che mostra un aumento dell’indice di Gini di oltre un punto tra il 2008 e il 2013, ce ne sono più di due che mostrano una riduzione dello stesso indice della medesima misura;
- è provato che la disuguaglianza può tanto aumentare quanto diminuire.
Nonostante tutti questi fatti, la disuguaglianza rimane difficile da accettare: l’indice di Gini supera il valore di 50% in diversi Paesi e, in Haiti e Sud Africa, supera anche il 60%.
Ci sono buone notizie?
Studi del 2023 hanno osservato come il Gini globale è diminuito dal 1990, passando da circa 70 nel 1990 a 62 nel 2019, il che rappresenta un progresso significativo nella riduzione della disuguaglianza nel mondo (Atlas of Sustainable Development Goals 2023 di World Bank Group). Questo miglioramento un poco sorprende, dato la disuguaglianza è aumentata in molti Paesi occidentali. In Svezia, ad esempio, il Gini è aumentato da 25 a 29 dal 2003 al 2019. Allo stesso tempo, la disuguaglianza è diminuita in molti altri Paesi. In Paraguay, il Gini è sceso da 55 a 46 nello stesso periodo. Inoltre, i Paesi più poveri sono generalmente cresciuti più velocemente di quelli più ricchi, diminuendo la disuguaglianza tra i Paesi, il che contribuisce a spiegare come e perché il Gini globale sia diminuito. Prima della pandemia, le proiezioni della Banca Mondiale suggerivano che la tendenza alla diminuzione della disuguaglianza sarebbe continuata. Purtroppo, a causa della pandemia COVID-19, nel 2020 il mondo ha registrato il maggiore aumento della disuguaglianza globale dal 1990. Ciò diventa più evidente se si osservano le variazioni annuali dell’indice. Il 2020 si distingue come l’anno con il maggiore aumento del Gini dal 1990. Rispetto alle proiezioni effettuate prima della pandemia, il Gini globale è aumentato di 0,7 nel 2020. Questo aumento della disuguaglianza mondiale nel 2020 potrebbe essere dovuto (i) ai Paesi più poveri che hanno sofferto di più dal punto di vista economico durante la pandemia o (ii) alle persone più povere all’interno dei singoli Paesi che sono state danneggiate in modo sproporzionato dalla pandemia rispetto ai loro connazionali più ricchi.
Rimedi
I Paesi che hanno risposto alla pandemia aumentando la spesa sociale e/o tagliando i prelievi fiscali per aiutare i più vulnerabili hanno spesso visto diminuire la disuguaglianza. Il contrario è spesso accaduto per quei Paesi che hanno opposto manovre fiscali deboli o nulle. Negli Stati Uniti, ad esempio, la disuguaglianza dei redditi al lordo delle imposte è aumentata dal 2019 al 2020, ma grazie ai pagamenti progressivi di stimolo e ai crediti d’imposta, la disuguaglianza dei redditi al netto delle imposte è diminuita.
Per ridurre la disuguaglianza globale è necessario che le nazioni più povere colmino il divario con quelle più ricche e che le persone più povere all’interno di ogni nazione raggiungano i loro vicini meno poveri. Ciò richiede la promozione dell’inclusione universale, sociale e politica, la garanzia di pari opportunità e la fine della discriminazione.
Anche altri progressi possono essere utili. Ad esempio, se i bambini ricevono un’istruzione di qualità, o se le donne possono contribuire pienamente e in modo paritario ai progressi sociali, la disuguaglianza di reddito attuale e futura diminuirà.